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March 22, 2016

Assistenza ai concedenti

I soggetti che vantano diritti di concedente su immobili gravati da enfiteusi, anche se non reclamati da tempo immemore, in virtù della loro imprescrittibilità possono “riattivare” i rapporti e pretendere il pagamento del canone enfiteutico aggiornato all’attualità, dei canoni pregressi non coperti da prescrizione, ed eventualmente del capitale di affranco (pari a quindici volte il canone) che l’enfiteuta/livellario può scegliere di versare per liberarsi definitivamente dal vincolo e divenire in tal modo pieno proprietario dell’immobile.

Qualora il soggetto concedente sia titolare un numero significativo di posizioni enfiteutiche viene svolta un’attività di verifica complessiva della sue proprietà e di ripristino dei rapporti tuttora sussistenti, attraverso la consultazione e il riordino di registri interni, ovvero, in difetto totale o parziale di una rilevazione delle proprietà concesse in enfiteusi, o comunque ad integrazione della stessa, attraverso un’indagine presso i registri catastali, anche di tipo storico, finalizzata ad individuare sia gli immobili tuttora intestati al concedente sia quelli volturati in piena proprietà agli enfiteuti in assenza di un titolo idoneo a legittimare la modifica dell’accatastamento, per i quali è possibile presentare specifiche istanze volte aripristinare la corretta intestazione del diritto di concedente.

Ricostruito e ripristinato catastalmente il patrimonio originariamente concesso in enfiteusi, si procede all’aggiornamento dei canoni dovuti per ciascun immobile, la cui misura, sia che il canone originario sia noto sia che sia ignoto, va attualizzata in modo da garantirne l’adeguamento ai valori di mercato correnti, in ossequio al principio generale sancito dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale in materia.

L’attività di assistenza include inoltre l’interlocuzione con gli enfiteuti e la gestione integrale di ciascun rapporto, compreso l’invio di richieste di pagamento del canone attualizzato e dei canoni pregressi non coperti da prescrizione, e compresa altresì la gestione di eventuali posizioni di contrasto, per la cui risoluzione in alcuni casi può essere opportuno compiere uno studio approfondito della situazione dell’immobile interessato attraverso una ricerca di elementi utili a sostenere la pretesa del concedente, da svolgersi principalmente presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, l’Archivio Notarile, l’Archivio di Stato e i Registri Catastali, al fine di valutare la serietà delle contestazioni mosse e favorire un accordo economico equilibrato, commisurato all’eventuale grado di incertezza circa la sussistenza del diritto rivendicato.

I criteri di rivalutazione del canone enfiteutico e le modalità di approccio e di gestione dei rapporti con gli enfiteuti utilizzate sono concepite con il preciso obiettivo di evitare, o comunque ridurre al minimo, il ricorso alle vie legali, sia da parte del concedente sia da parte degli enfiteuti, nella convinzione che una gestione equilibrata del patrimonio, che eviti il sorgere di contenziosi attraverso la formulazione di richieste ragionevoli e l’istaurazione di un rapporto diretto e di un reale e continuo dialogo con gli enfiteuti, garantisca al concedente significativi vantaggi economici nel medio e lungo periodo, come già verificato nello svolgimento di analoghe prestazioni di assistenza.

Ove non sia comunque possibile raggiungere un accordo con gli enfiteuti/livellari, viene fornita assistenza integrale, sia sul piano legale che su quello tecnico, nella proposizione di procedimenti di mediazione, obbligatori in materia di diritti reali, e, in caso di esito negativo degli stessi, nell’istaurazione di giudizi volti ad ottenere l’accertamento del diritto rivendicato, la condanna al pagamento dei canoni dovuti e/o la devoluzione del fondo.

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